Scherzi a parte, è fondamentale che questi due ruoli lavorino in totale sinergia. Se l’ASO non sa cosa sta succedendo alla reception e la segretaria non ha idea di quello che succede in area clinica, è il caos. Il paziente lo percepisce, e l’efficienza dello studio crolla.

Al corso abbiamo puntato proprio su questo: far sì che segreteria e area clinica parlino la stessa lingua, lavorino come un’unica macchina perfettamente oliata.

E sai cosa abbiamo scoperto? Che quando lo fanno, tutto cambia! Pazienti più soddisfatti, meno errori e tanto, tanto meno stress per tutti.

Inoltre, la collaborazione fa sentire il team più forte. Le segretarie non sono più da sole a combattere contro il telefono che squilla e gli appuntamenti da incastrare, e le ASO non si sentono più sopraffatte dalle mille attività cliniche.

Si crea un vero spirito di squadra!”

Pamela, raccontaci di Sa Mandra. Com’è stato formarsi qui?

Pamela: “Hai presente quando arrivi in un posto e ti senti subito a casa? Ecco, questo è Sa Mandra!

Niente rumore, niente traffico, solo il suono della natura e una pace incredibile. È un po’ come spegnere il mondo esterno e accendere il tuo cervello. Abbiamo scelto di fare il corso qui proprio per dare ai partecipanti uno spazio dove rilassarsi e concentrarsi. È un luogo che ha una magia tutta sua: sei lì, tra ulivi e animali, e improvvisamente ti rendi conto di quanto sia più facile imparare.

Ma non è solo questione di ambiente: formarsi qui crea un legame più profondo tra i membri del team. Quando sei in un contesto del genere, non sei solo lì per ascoltare una lezione, sei lì per vivere un’esperienza. E questo, lo sappiamo bene, cambia tutto!”

Il corso ha una parte pratica. Quanto è stata importante?

Manuela: “La parte pratica è stata il pezzo forte! Sai, puoi leggere tutti i libri del mondo e ascoltare tutte le lezioni, ma è quando metti le mani in pasta che capisci davvero come funziona.

Durante il corso abbiamo creato situazioni reali, simulato scenari di studio, così che titolari, segretarie e ASO potessero affrontare problemi quotidiani e risolverli. Questo le ha aiutate a vedere con i loro occhi quanto importante sia una buona organizzazione, e quanto possa migliorare il loro modo di lavorare. È stato bellissimo vedere il loro entusiasmo crescere ogni volta che riuscivano a mettere in pratica quello che avevano appena imparato!”

E lavorare in piccoli gruppi? Come ha influito sull’esperienza formativa?

Sabrina: “Piccoli gruppi, grandi risultati! Quando lavori in gruppi ristretti, ognuno ha più spazio per parlare, confrontarsi e imparare. Non sei solo uno tra tanti, ma una parte attiva della formazione.

E poi, portare tutto il team è stata la mossa vincente. Perché? Perché ognuno impara le stesse cose, nello stesso momento. Tornano in studio già pronti a funzionare come una squadra. Non ci sono incomprensioni su come fare certe cose, e soprattutto il team si sente unito. Sai qual è la cosa più bella? Vedere segretarie e ASO che, magari prima non si parlavano tanto, tornano a studio con un sorriso e una voglia matta di collaborare. È come se la formazione li avesse riavvicinati.”

Pamela: “E un altro vantaggio? È che in piccoli gruppi puoi davvero personalizzare la formazione. Possiamo rispondere alle domande specifiche di ogni partecipante, affrontare i loro dubbi, e aiutarli a risolvere problemi concreti che affrontano nel loro lavoro quotidiano. Questo è un lusso che non puoi permetterti con gruppi enormi.”